Il nuovo D.L. 137/2020 interviene a seguito del DPCM 24 ottobre 2020, che ha previsto una serie di restrizioni e limitazioni che colpiscono numerose attività.
Tra i principali interventi:
- viene confermata la proroga della Cassa Integrazione/Assegno Ordinario e CIG in Deroga per ulteriori 6 settimane, utilizzabili già dal 16 novembre 2019 e fino al 31 gennaio 2021, con pagamento di un contributo addizionale differenziato in base alla riduzione di fatturato registrata dall’impresa nel primo semestre 2020, così come già previsto per il secondo pacchetto di 9 settimane di CIG dal Decreto Agosto;
- viene confermata la proroga della denuncia Modello 770. La scadenza, originariamente fissata al 31 ottobre 2020 (che, cadendo di sabato, era stata già spostata al 2 novembre), viene ulteriormente rinviata al 10 dicembre 2020;
- viene prorogato fino al 31 gennaio 2021 il divieto di licenziamento (in stretta correlazione con l’utilizzo della CIG).
Attenzione: le disposizioni riguardanti il nuovo periodo di 6 settimane di CIG sono attualmente ancora in corso di approfondimento, in attesa di un intervento da parte dell’INPS allo scopo di avere chiarimenti circa l’esatta applicazione.
Si coglie inoltre l’occasione per riepilogare anche le norme contenute nel DPCM 3 novembre 2020, che contiene ulteriori misure urgenti per prevenire la diffusione della pandemia da COVID-19, valide dal 6 novembre al 3 dicembre 2020, (decreto in sostituzione del precedente DPCM 24 ottobre 2020).
A decorrere dal 6 novembre 2020, su tutto il territorio nazionale, sono previste le seguenti limitazioni:
- limitazione della circolazione delle persone dalle 22.00 alle 5.00. In questo intervallo orario sono ammessi spostamenti solo a fronte di comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute, attraverso rilascio di apposita autocertificazione;
- serrata per mostre e musei;
- didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie, ad eccezione delle attività di laboratorio da svolgere in presenza;
- attività in presenza per le scuole dell’infanzia (asili), primarie e secondarie di primo grado (medie), dove tuttavia permane l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, ad eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni di età;
- chiusura, nelle giornate sia festive che prefestive, per le medie e grandi strutture di vendita (centri commerciali), tranne farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
- riduzione al 50% della capienza su mezzi pubblici del trasporto locale e ferroviario regionale;
- chiusura per bar e ristoranti dalle 18.00, con previsione della possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica;
- chiusura dei corner giochi e scommesse presso bar e tabaccherie;
- consentiti soltanto gli eventi e le competizioni (riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva o da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico;
- raccomandazione di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, se non per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.
Vengono poi previste misure specifiche e più stringenti per le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto.
Le regioni del territorio italiano vengono suddivise in 3 aree:
Area gialla (criticità moderata): Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Province di Trento e Bolzano.
Per queste regioni valgono le limitazioni valide sull’intero territorio nazionale.
Area arancione (criticità alta): Puglia e Sicilia
- Divieto di ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Consentiti solo gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza e nei limiti in cui la stessa risulta consentita, con conseguente possibilità di rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.
- Vietato ogni spostamento in un comune differente da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
- Sospese le attività dei servizi di ristorazione, ad esclusione delle mense e del catering e della ristorazione con consegna a domicilio.
Area rossa (criticità massima): Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Calabria.
- Divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, ma anche all’interno del territorio stesso, salve le ipotesi di necessità e urgenza.
- chiusura per i negozi al dettaglio, ad eccezione di generi alimentari, farmacie, edicole.
- Serrata per i mercati di generi non alimentari.
- Chiusura attività per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 22,00, quella con asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
- Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto.
- Consentito svolgere, in forma individuale, attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
- Consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale.
- Sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.
- Attività scolastica in presenza per asili, primaria e prima media.
- Restano aperte le attività inerenti servizi alla persona (tra cui parrucchieri, barbieri).
- I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza.