Dopo un anno difficile a causa dell’emergenza epidemiologica in atto in cui è stato stabilito il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (GMO) in tutti i settori, il D.L. 99/2021 (Decreto Lavoro e Imprese) dà una boccata di ossigeno a quei datori di lavoro che hanno necessità di ridurre i costi.
Dal 01 luglio 2021, infatti, le aziende che non usufruiscono degli ammortizzatori sociali e per le quali non vige l’obbligo del divieto fino al 31/10/2021 (Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIG), assegno Ordinario e Fondo Integrazione Salariale (FIS)) possono attivare le conciliazioni di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la nota n. 5186 del 16 luglio 2021, fornisce alcuni chiarimenti in merito alla corretta ripresa delle procedure suddette al termine dei periodi di sospensione dovuti.
L’istanza dovrà essere presentata con il nuovo modello presente sul sito dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e che, per comodità, trovate in calce al post in versione compilabile
Nel nuovo modello sono presenti ulteriori informazioni che le Parti dovranno fornire alla Commissione di conciliazione, al fine di verificare la possibilità di ricorrere alla procedura conciliativa.
Per lo stesso motivo i Datori di Lavoro che avevano in corso le procedure di conciliazione al momento dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 18/2020 dovranno reiterare l’istanza utilizzando il medesimo modelo