La Legge di Bilancio per il 2021 ha reso strutturale il taglio del cuneo fiscale a favore dei dipendenti e assimilati, confermando l’ulteriore detrazione fiscale per i redditi superiori a € 28.000,00 e fino a € 40.000,00, già introdotta a partire dal secondo semestre 2020 in sostituzione del Bonus Renzi.
Tale previsione si affianca al credito IRPEF, già previsto per il 2021, per i redditi fino a € 28.000,00.
Pertanto, dal 1° gennaio 2021 sono applicabili le seguenti disposizioni:
per i redditi fino a € 28.000,00: credito IRPEF in busta paga pari a € 1.200,00 annui (mediamente € 100,00 mensili);
per i redditi oltre € 28.000,00 a fino a € 40.000,00: ulteriore detrazione fiscale con importi a scalare a partire da € 1.200,00 fino a “zero” per redditi pari a € 40.000,00.
L’applicazione dei due meccanismi alternativi è automatica, in quanto non subordinata alla presentazione di alcuna richiesta da parte del lavoratore. Pertanto, se il lavoratore non vorrà l’applicazione dell’agevolazione fiscale così come prevista dalla legge, dovrà comunicarlo al datore di lavoro attraverso una apposita dichiarazione
Il trattamento integrativo non concorre alla formazione del reddito.